Pathos Killuminati lyrics
Killuminati
Pathos
GENRE [Verso 1]
Sopprimo il sesto senso tanto è inutile
Perché vedo la gente morta ma dal troppo ridere
Non protesta per l'assordante silenzio del potere che si muove
Cosa loro perse quando smise d'usare le bombe
Chi s'oppone sa bene che il criminale è un vento
Non puoi vederlo eppure piega tutto al suo passaggio
Il mio equipaggio ha una mappa che chiamate dubbio
Voi mite gregge che sembrate fieri d'esser gregge
Fermi a guardare una realtà ipernumerica
Schiavi d'algoritmi al cloroformio ed endorfina rapida
Che attende un altro burattino
Prega buono salvi loro
Anarchia e pazzia non è democrazia, la vera utopia
Illuso di poter scegliere tra il bene e il male
Quando manco sai che cosa c'è dentro un prodotto alimentare
Tutto torna, è ciclico come le crisi planetarie
Il pianeta è una scacchiera, le pedine vite umane
[Verso 2]
Una volta una rapina era "dammi i tuoi soldi"
Oggi una rapina è "prendi i miei sogni"
Nati con un debito da quando crearono Dio
Siamo allenati alla cole, forse sono il pazzo io
Nel notare gli occhi accesi d'un bambino quando nasce
Come lentamente muoiono mentre in sta merda cresce
Bombardato da paure su una Terra ormai morente
Istruito a diventare lo strumento più obbediente
Sottomesso nel complesso gioco dal primo battesimo
Ipnotizzato dagli adepti del capitalesimo
Sfruttato, chiuso e morto dentro un punto di vista
Granitico e sordo come quello di un terrapiattista
In questo mare di complotti in distorsione
Il male non può che nuotare indisturbato senza un Martin Brody
Ed è per questo che non posso ignorare quel rosso nel ridurre in fama e soldi quando ti parlo di sogni
Sti pugni sul beat non sono uno sterile affronto
Voglio che indossi gli occhiali e veda le facce da morto
O gettali e basta, fingi che tutto sia apposto
Solo cambiando te stesso allora cambierai il mondo
Sopprimo il sesto senso tanto è inutile
Perché vedo la gente morta ma dal troppo ridere
Non protesta per l'assordante silenzio del potere che si muove
Cosa loro perse quando smise d'usare le bombe
Chi s'oppone sa bene che il criminale è un vento
Non puoi vederlo eppure piega tutto al suo passaggio
Il mio equipaggio ha una mappa che chiamate dubbio
Voi mite gregge che sembrate fieri d'esser gregge
Fermi a guardare una realtà ipernumerica
Schiavi d'algoritmi al cloroformio ed endorfina rapida
Che attende un altro burattino
Prega buono salvi loro
Anarchia e pazzia non è democrazia, la vera utopia
Illuso di poter scegliere tra il bene e il male
Quando manco sai che cosa c'è dentro un prodotto alimentare
Tutto torna, è ciclico come le crisi planetarie
Il pianeta è una scacchiera, le pedine vite umane
[Verso 2]
Una volta una rapina era "dammi i tuoi soldi"
Oggi una rapina è "prendi i miei sogni"
Nati con un debito da quando crearono Dio
Siamo allenati alla cole, forse sono il pazzo io
Nel notare gli occhi accesi d'un bambino quando nasce
Come lentamente muoiono mentre in sta merda cresce
Bombardato da paure su una Terra ormai morente
Istruito a diventare lo strumento più obbediente
Sottomesso nel complesso gioco dal primo battesimo
Ipnotizzato dagli adepti del capitalesimo
Sfruttato, chiuso e morto dentro un punto di vista
Granitico e sordo come quello di un terrapiattista
In questo mare di complotti in distorsione
Il male non può che nuotare indisturbato senza un Martin Brody
Ed è per questo che non posso ignorare quel rosso nel ridurre in fama e soldi quando ti parlo di sogni
Sti pugni sul beat non sono uno sterile affronto
Voglio che indossi gli occhiali e veda le facce da morto
O gettali e basta, fingi che tutto sia apposto
Solo cambiando te stesso allora cambierai il mondo
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